Squadra e Compasso, sovrapposti, formano un simbolo esoterico potentissimo.
Chiaramente stiamo parlando dell’emblema più conosciuto della Massoneria Universale.
Le sue origini risalgono con certezza in un periodo molto precedente a quello del XVII° secolo.
Al suo interno, a completarlo, troviamo la lettera G, che abbiamo già analizzato nell’articolo della Stella a Cinque Punte. Non a caso.
Squadra e Compasso: significato e origini
L’origine dei massoni è profondamente radicata nella religione del Primo Tempio.
Quindi probabilmente condividevano la stessa visione del mondo. E se guardiamo l’immagine qui sopra, l’idea che Dio sia il Grande Architetto inizia ad avere molto senso.
Ed è proprio così che il Compasso e la Squadra sono posizionati nel simbolo massonico: il Compasso in alto, che rappresenta i Cieli, La Squadra in basso, che rappresenta la Terra.
Albert Pike , nel suo “Morals & Dogma” dice: “Il Compasso, come Simbolo dei Cieli…e la Squadra, come Simbolo della Terra…”.
Albert Pike in realtà va oltre dicendo che la Bussola (Cielo) rappresenta la parte spirituale della doppia natura dell’Umanità… e la Squadra (Terra) rappresenta la parte materiale, sensuale e più vile della doppia natura dell’Umanità.”
JS Ward afferma nella sua “Interpretazione dei nostri simboli massonici” che “… il Compasso rappresenta… il lato spirituale dell’uomo, mentre la Squadra appartiene al mondo materiale…”
Questo è legato al 47° problema di Euclide della “Quadratura del Cerchio”, che si dice sia l’obiettivo primario dell’arte massonica. Badate bene, stiamo parlando di Arte, non dell’Opera.
Tradizionalmente, sia la Squadra che il Compasso erano strumenti utilizzati per tracciare linee precise e angoli impeccabili.
Gli scalpellini operativi li utilizzavano come gli strumenti più importanti della loro attività.
Come la maggior parte dei commercianti della storia, gli scalpellini operativi iniziarono la loro professione come apprendisti sotto la guida di un Maestro Muratore.
Ma… cosa facevano di così tanto importante questi scalpellini?
Costruivano Templi, innalzavano Cattedrali.
Qui ci si dovrebbe fermare per qualche attimo a riflettere. Quasi nessuno si domanda perchè si costruivano Templi e si innalzavano Cattedrali. E… come venivano fatte questi Templi e queste Cattedrali?
Erano semplici luoghi di culto?
NO. Affatto!
Dietro alla creazione dei Templi ( e qui si torna indietro nel tempo, di parecchio…) c’era l’Arte dei Maestri. Ma non solo.
C’era Conoscenza e Illuminazione.
Piccola curiosità…
…nelle antiche cattedrali e nelle “Domus Dei” di ogni grande città la Squadra e Compasso non viene mai rappresentata visivamente, ma… esiste… semplicemente.
Qui habet intellectum… […]
Torniamo all’argomento principale. Il Significato di Squadra e Compasso.
Cosa significa il simbolo della Squadra e del Compasso?
E ancora… perché al suo interno possiamo trovare, o meno, la lettera G?
Inizierò a dare qualche piccolo indizio, cercando di non divagare troppo.
I due strumenti possono essere disposti in TRE diverse configurazioni o posizioni.
Non mi soffermerò a spiegare questo concetto, in quanto è ben noto a coloro che appartengono alla Fraternità, ma è importante notare che la rappresentazione del simbolo, nella sua totalità, prevede TRE fasi distinte, ognuna delle quali è suddivisa in gradi di conoscenza.
Nei primi grafici massonici del XVIII secolo, gli artisti rappresentavano spesso la Squadra e il Compasso separatamente, senza mai mostrarli insieme. Quando entrambi gli strumenti venivano raffigurati, era raro che li accostassero, e mai li intrecciavano come li vediamo oggi.
Le prime pubblicazioni massoniche sembrano non contenere rappresentazioni della Squadra o del Compasso.
In base alle prime rivelazioni massoniche, questi strumenti venivano inizialmente considerati semplici arredi della Loggia, fino alla fine del 1700, quando li elevarono a Grandi Luci all’interno del rituale massonico.
Fu solo nel XIX secolo che la Squadra e il Compasso vennero intrecciati nelle carte e nelle pubblicazioni massoniche.
Un aspetto interessante da notare è che nel 1873 un produttore di farina tentò di registrare il marchio della Squadra e del Compasso intrecciati. Tuttavia, l’Ufficio brevetti degli Stati Uniti rigettò la richiesta, dichiarando che “questo simbolo, così comunemente indossato e utilizzato dai massoni, ha un significato mistico che è universalmente riconosciuto, indipendentemente dalla sua comprensione da parte di tutti”.
L’Ufficio brevetti aggiunse: “Visto il grande significato e la vastità dell’organizzazione massonica, è impossibile separare questo simbolo dal suo valore tradizionale, ovunque esso sia esposto.”
Il Massone viene introdotto alla Squadra e al Compasso nel Grado di Apprendista Accettato, e questi simboli acquisiscono sempre maggiore rilevanza nei Gradi di Compagno e Maestro.
Sebbene a prima vista le lezioni che questi simboli trasmettono possano sembrare ovvie, una riflessione più profonda rivela un simbolismo molto più complesso, che si può comprendere solo attraverso uno studio approfondito e paziente di entrambi gli strumenti.
Come simboli individuali, la Squadra e il Compasso rivestono significati particolari per l’allievo massone.
Tuttavia, con l’avanzamento nei gradi, il massone scopre che questi simboli nascondono un significato sempre più profondo e serio. Il mistero che si cela dietro a questi simboli cresce e diventa via via più complesso.
Quando la Squadra e il Compasso vengono visti insieme, come simbolo combinato, il loro significato individuale si amplifica notevolmente.
Squadra e Compasso nei Tre Gradi
Nei Gradi di Apprendista e Compagno, la Squadra e il Compasso simboleggiano la terra, insegnando al Massone l’importanza di controllare i propri impulsi e di mantenere il giusto equilibrio tra desideri e azioni.
Nel Grado di Maestro Massone, il Compasso rappresenta tutto ciò che proviene dalle forze celesti e spirituali.
Nel libro Mystic Masonry; or, The Symbols of Freemasonry and the Greater Mysteries of Antiquity di Jirah Dewey, il simbolo della Squadra e del Compasso viene descritto come segue:
“La Squadra e il Compasso sono presenti in ogni Loggia e vengono indossati come distintivi di riconoscimento fraterno. In Loggia, ci viene insegnato che la Squadra è uno strumento con il quale il Massone ‘pratico’ misura e orienta il proprio lavoro, ma noi, Massoni liberi e accettati, impariamo a usarla per uno scopo ben più nobile: quello di allineare la nostra condotta alla regola aurea, ai principi della giustizia e del diritto.”
Allo stesso modo, il Compasso, pur essendo uno strumento pratico, assume un valore simbolico profondo, rappresentando l’obbligo morale superiore di circoscrivere le nostre pulsioni e di mantenere le passioni entro i giusti limiti.
La Massoneria, come è ben noto, è “un sistema di morale illustrato da simboli” e, come tale, cela una scienza e una filosofia nascosta. Questo aspetto può essere schematizzato come segue:
Il Quadrato, con il suo angolo retto e la sua scala di misure, si applica a superfici e solidi, trattando gli stati apparentemente fissi della materia. Simboleggia la solidarietà, la simmetria e la proporzione, concetti che sono alla base delle scienze dell’aritmetica e della geometria.
Il Compasso, che si sposta a un angolo di 60°, è associato al cerchio e alla sfera, simboli dei movimenti e delle rivoluzioni, delle dinamiche che governano l’universo.
In generale, la Squadra rappresenta la materia e la terra, mentre il Compasso simboleggia lo Spirito e il Cielo. Nella Loggia, questi strumenti si intrecciano e si combinano, evolvendo attraverso i gradi da quello di Apprendista a quello di Maestro.
Il Compasso, posizionato ad un angolo di 60°, rappresenta i movimenti dello Spirito. Se tracciato a una determinata distanza dall’angolo, il compasso forma un triangolo equilatero, in cui i tre angoli e i tre lati uguali simboleggiano l’equilibrio perfetto e la proporzione.
La Squadra e Compasso nei Tre Gradi della Libera Muratoria Universale
Nel contesto dei tre gradi massonici, questi rappresentano il viaggio personale nella vita, un percorso in cui la comprensione e la consapevolezza progrediscono gradualmente. Per comprendere pienamente questo simbolismo, è fondamentale considerare come la Squadra e il Compasso vengano utilizzati in ciascun grado e come la loro rappresentazione complessiva dei tre gradi si intrecci. Solo in questo modo, dunque, si può afferrare il loro significato complesso.
Senza questo riferimento essenziale, il significato profondo di Squadra e Compasso rimane incomprensibile, anche per i massoni stessi. La loro funzione simbolica emerge solamente attraverso l’intero processo iniziatico e la riflessione sul loro significato evolutivo.
Visti nel loro insieme, la Loggia diventa l’emblema del mondo, mentre l’iniziazione rappresenta la nascita. I tre gradi massonici simboleggiano l’esistenza dell’uomo, non solo nel mondo materiale, ma anche nell’aldilà, come parte di una dimensione più alta, la “Matrice” dell’universo.
Nel Grado di Apprendista, il massone impara che la Loggia simbolica si estende da Est a Ovest, da Nord a Sud, e dal centro della terra al cielo. In questo senso, la Loggia non è solo un luogo fisico, ma simboleggia il mondo stesso, il grande palcoscenico in cui tutti gli uomini liberi e di buoni costumi si ritrovano per vivere e lavorare insieme.
Se la Loggia rappresenta il mondo e il massone è simbolo dell’uomo, allora possiamo vedere l’iniziazione come l’introduzione dell’individuo nel mondo. Un “morto e rinato” attraverso il rituale, l’iniziato entra simbolicamente nella vita, pronto a viverla con consapevolezza e virtù.
L’ingresso del candidato Apprendista nella Loggia simboleggia l’ingresso dell’uomo nella vita adulta. Così come un bambino entra nel mondo dipendente da chi lo circonda per le sue necessità materiali, intellettuali e morali, l’Apprendista rappresenta l’infanzia e la giovinezza, quella fase preparatoria della vita in cui l’individuo cresce, evolve e si prepara a diventare adulto, maturo e responsabile.
Il Compagno d’Arte, invece, simboleggia l’uomo nella fase adulta, nel periodo produttivo della vita. In questa fase, l’individuo contribuisce alla società e continua la sua ricerca di conoscenza, comprensione e perfezionamento personale.
Così, la Loggia, nei gradi di Apprendista e Compagno, simboleggia il mondo in cui ogni uomo lavora, cerca la propria vocazione e si dedica all’acquisizione di conoscenza e virtù. È il luogo in cui ogni giorno si compie la lotta per migliorarsi e dare un contributo alla comunità.
Nel Grado di Maestro Massone, la Loggia si trasforma simbolicamente nel Sancta Sanctorum del Tempio di Re Salomone, il simbolo del Cielo, un luogo sacro e inviolabile dove solo l’anima purificata può accedere.
Qui, il Massone si presenta simbolicamente davanti alla Divinità, un incontro che esclude ogni impurità terrena.
In questo grado, il Massone è chiamato a perseguire la verità assoluta e la comprensione divina, impegnandosi nello sviluppo del proprio Sé spirituale. La morte e l’aldilà sono temi chiave in questo grado, ma con un focus sull’aldilà spirituale, la vita eterna e la resurrezione dell’anima.
Così, il Grado di Maestro Massone rappresenta lo stadio riflessivo della vita, il periodo della vecchiaia, della morte e della rinascita, ma anche della vita eterna che trascende il corpo fisico.
È il grado della riflessione finale, in cui l’individuo riconosce la propria dimensione spirituale e si prepara ad affrontare l’infinito cammino della conoscenza e della perfezione.
Analizziamo i singoli strumenti Operativi!
La Squadra
La Squadra del “Costruttore” è uno strumento fondamentale in muratura, che garantisce che i mattoni siano allineati in modo perfettamente perpendicolare, evitando così il rischio di un crollo della struttura.
Questo strumento consiste in due bracci, che possono essere in metallo o legno, con bordi piatti uniti in modo tale da formare un angolo di 90 gradi, ossia un angolo retto. La sua funzione pratica risulta cruciale per assicurare la solidità e la stabilità delle costruzioni.
In Massoneria, la Squadra acquisisce un significato simbolico profondo, rappresentando la moralità e l’onestà. Essa simboleggia la nostra capacità di applicare gli insegnamenti morali e di usare la nostra coscienza come guida per valutare se le nostre azioni sono giuste e rette.
Così come la Squadra serve a garantire l’angolo perfetto in un muro, essa ci insegna ad allineare la nostra condotta ai principi morali più elevati.
Inoltre, la Squadra simboleggia anche la “regola d’oro”, un principio fondamentale che riguarda il modo in cui ci relazioniamo con gli altri. La regola d’oro (o Golden Rule) è una norma universale che ci invita a trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi stessi.
Questo principio, che promuove l’uguaglianza, il rispetto e l’onestà nei rapporti interpersonali, diventa una guida fondamentale nella vita quotidiana e nelle nostre azioni verso il prossimo.
La regola d’oro, se seguita con attenzione e sincerità, costituisce una chiave per il successo e per l’armonia nelle relazioni umane. Essa ci sprona a comportarci con equità, giustizia e compassione, assicurando che ogni nostro gesto rispetti il principio di reciprocità e benevolenza verso gli altri.

La Squadra e Compasso sovrapposti sulla Sacra Bibbia.
Il Compasso
Il Compasso è uno strumento geometrico composto da due bracci uguali fissati all’apice. Viene utilizzato principalmente per tracciare cerchi, archi o per misurare le distanze tra due punti.
La sua funzione pratica consiste nel creare forme perfette, simmetriche e misurabili. È uno degli strumenti fondamentali in geometria e architettura.
In Massoneria, il Compasso acquisisce un significato simbolico profondo, rappresentando un “confine” o una linea di demarcazione. Il cerchio che tracciamo con il Compasso simboleggia i confini che stabilisci tra te stesso e gli altri, delimitando ciò che è tuo da ciò che non ti appartiene.
In questo contesto, il Compasso ci insegna a mantenere i nostri desideri e le nostre passioni entro i limiti che ci permettono di vivere in equilibrio e giustizia.
Il circolo di autocontrollo e moderazione che possiamo tracciare con il Compasso diventa un principio fondamentale nella nostra vita.
Esso simboleggia la nostra capacità di essere saggi e morali, di mantenere un comportamento retto e disciplinato, rispettando i limiti necessari per vivere in armonia con gli altri.
La vera libertà, infatti, non si trova nell’assenza di regole, ma nella nostra capacità di esercitare il contenimento volontario e praticare l’autodisciplina.
Senza questa pratica, senza il riconoscimento e l’osservanza di tali confini interiori, anche un massone che ha acquisito conoscenza e saggezza non può considerarsi completamente libero. La libertà, infatti, non è semplicemente l’assenza di vincoli esterni, ma la consapevolezza e la capacità di autoregolarsi, di vivere secondo principi morali che ci rendano degni della nostra stessa libertà.
La Sintesi di Squadra e Compasso
Quando si combinano la Squadra e il Compasso, esse rivelano la perfetta convergenza tra materia e spirito, simboleggiando una fusione tra le responsabilità terrene e quelle spirituali. In questo incontro, vediamo la transizione tra il mondo fisico e quello trascendentale.
La Squadra, che simboleggia il corpo fisico, rappresenta la struttura visibile e tangibile del nostro essere. Il Compasso, invece, traccia un cerchio che simboleggia la nostra anima, la parte immateriale di noi che non possiamo vedere, toccare, sentire o annusare.
Esso rappresenta la nostra essenza interiore, il nostro vero io, la scintilla divina che ci rende ciò che siamo. Il nostro “me” più profondo, invisibile agli occhi, ma sempre presente dentro di noi.
Quando questi due strumenti di lavoro si uniscono in una sintesi perfetta, non solo simboleggiano l’unione tra corpo e spirito, ma anche il giudizio e il discernimento.
La combinazione di questi simboli rappresenta il nostro continuo impegno nel valutare le nostre azioni, facendo in modo che ogni singolo gesto, ogni pensiero, venga “squadrato” con precisione e rimanga all’interno dei giusti limiti morali.
I massoni, pertanto, usano il simbolo della Squadra e del Compasso per ricordarsi quotidianamente di vivere in armonia con questi principi, indipendentemente dalla loro condizione sociale o dalla posizione fisica che occupano nel mondo.
È un simbolo che invita a una disciplina rigorosa, che va rispettata sempre, in ogni contesto, senza compromessi.
Questa regola è universale, radicata in una tradizione immutabile, che poggia su una solida disciplina morale, inviolabile e incrollabile, che guida il comportamento del massone in ogni aspetto della sua vita.
Concludo questo mio approfondimento sull’esoterismo della Squadra e del Compasso, consapevole che esiste ancora una parte fondamentale che questo simbolo racchiude: la lettera G al suo interno.
Questa è la dimensione più esoterica di tutto il simbolo, il cuore del suo significato nascosto.
Il mistero dietro il significato della lettera G rimane gelosamente custodito e continuerà a esserlo nel cuore di tutti coloro che, avendo raggiunto il giusto grado di consapevolezza e maturazione, sono stati in grado di comprenderlo.
Questo insegnamento non è stato trasmesso senza una tradizione orale, che ha permesso di tramandare di generazione in generazione l’alto concetto, il vero valore numerico e magico della parola misteriosa che inizia con questa consonante.
Ebbene sì, non tutti i Liberi Muratori sparsi per il mondo conoscono il vero significato di questa lettera, che non ha nulla a che fare con le suggestive interpretazioni che si possono trovare in alcuni libri di fantasia o in scritti digitali.
L’esoterismo, infatti, si mantiene tale nel vero senso della parola, custodito gelosamente da coloro che sono pronti a riceverne il vero insegnamento.
…per l’appunto.
Tau Magister I°
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